Intervengono comune, volontari e Carabinieri Forestali. Tra spazzatura anche documenti personali

La presenza anche di documentazione personale potrebbe consentire di risalire ai responsabilità della discarica della vergogna dietro gli ex salesiani. Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri Forestali della stazione di Pietrasanta. La vicenda risale ad alcuni mesi fa con la segnalazione di alcuni residenti che avevano informato il Comune di Pietrasanta della presenza di sacchi della spazzatura ed altri rifiuti nel canale che corre dietro l’ex scuola di Città Giardino. Segnalazione che aveva subito messo in moto l’amministrazione di Alberto Stefano Giovannetti che aveva chiesto l’intervento dei volontari di Fare Verde per rimuovere i rifiuti e così successivamente posizionare le telecamere per rintracciare, così come avvenuto in via Tolmino a Tonfano, il responsabile. In pochi mesi l’incivile cittadino aveva abbandonato, in una pineta tra via Toscana e le vie Tolmino e via Tre Ponti, a Motrone, Marina di Pietrasanta, decine e decine di sacchetti di plastica di colore celeste contenenti rifiuti urbani. Ora alla sanzione dovrà pagare anche la rimozione di tutti i rifiuti.

L’intervento è stato coordinato da Anna Silvestro che insieme ad una squadra di volontari che in poche ore aveva rimosso circa 3 quintali di spazzatura. La presenza però di documentazione e di una quantità di rifiuti riconducibile ad alcune particolari attività ha fatto scattare l’intervento dei Carabinieri Forestali che una volta sul posto hanno interrotto la rimozione dei sacchetti per consentire l’avvio di una fase investigativa. “Ringraziamo gli amici di Fare Verde – spiega il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – ed i Carabinieri Forestali per essere, ciascuno per le proprie competenze, intervenuti. La presenza di quella discarica ci era stata segnalata dai residenti che sono, anche in questo caso, sentinelle fondamentali per stroncare situazioni vergognose come quella che si è presentata agli ex salesiani e poche settimane fa in via Tolmino”. I responsabili, se individuati, dovranno pagare insieme ad una sanzione il costo del servizi di rimozione e smaltimento dei rifiuti.

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